martedì 19 gennaio 2016

Orgasmo Alessandria,grigi in semifinale di Coppa Italia contro il Milan.

La bellezza del calcio è l'imprevedibilità. A dispetto di altri rispettabilissimi sport fondati su
altrettanti valori,il football non è mai scontato. "Partita finisce quando arbitro fischia" insegnava Vujadin Boskov,indimenticato allenatore della Sampdoria anni 90. Già,perché nulla è lasciato al caso in quei maledetti novanta minuti di gioco. Ed è così che il quarto di finale di Coppa Italia più rocambolesco della storia del calcio italiano,che ha visto scontrarsi una squadra di Serie B ed una di Lega Pro,ha giovato ai grigi dell'Alessandria,corsari a La Spezia. Un'impresa irripetibile. Partita in salita per l'Alessandria,sotto di un gol dopo il rigore trasformato da Calaiò in favore dello Spezia,i grigi non hanno mai mollato,stringendo i denti,e lottando su ogni pallone,con la disperata voglia di regalare un sogno alla città e agli encomiabili tifosi al seguito della squadra (quasi 2000). A pochi minuti dal termine gli alessandrini ribaltano le sorti della gara : è Bocalon a scrivere la storia. Prima sigla il gol del momentaneo 1-0 all'83,dieci minuti più tardi porta in estati la squadra di Mr Gregucci,che a fine partita,dedica la vittoria a Piermario Morosini :"La dedica per questa sera va ad un ragazzo che ho allenato e che non c'è più". Ora i tifosi grigi possono segnare di rosso due date del calendario : 26 gennaio,andata di semifinale ad Alessandria , e 1 marzo, ritorno nel glorioso stadio di Giuseppe Meazza in San Siro. Nulla è precluso ai sognatori. Grigio,batti il Diavolo!



Emanuele Fiore

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